Lo studio sui raccolti estivi di Alltech® mostra variabilità nel rischio di micotossine

 Autore: Dr.Radka Borutova, DVM PhD, European Technical Support Manager, Alltech Mycotoxin Management

Orginally published by Feed Navigator, November 2020 www.feednavigator.com 

Ogni anno, lo studio sui raccolti estivi di Alltech (Alltech European Summer Harvest Survey) fornisce ad allevatori, agricoltori e produttori di mangimi, una visione accurata del rischio di contaminazione da micotossine in tutto il continente, aiutandoli a prendere le decisioni di gestione più efficaci quando si tratta di alimentare gli animali con cereali e insilati nei mesi successivi.

Il clima è stato generalmente variabile durante la stagione di crescita del 2020. Molte parti d'Europa, in particolare le regioni orientali e sudorientali, hanno sperimentato un clima molto secco fino al raccolto. Più a ovest, le piogge eccessive sono diventate un tema dominante durante l'ultima parte della stagione di crescita e sono continuate durante il raccolto, con il Regno Unito che ne è stato particolarmente colpito negativamente.

Questa imprevedibilità delle condizioni meteo ha un impatto diretto sulla presenza di muffe e micotossine specifiche in diverse regioni. Tuttavia, una caratteristica comune tra tutte le micotossine è la loro capacità di avere un impatto negativo sulla salute e sulle prestazioni degli animali, con sintomi quali: ridotta ingestione, integrità intestinale danneggiata, ridotto incremento di peso e scarsa fertilità, tutti potenzialmente indicatori di una presenza di micotossine in azienda.

Raccolta e analisi dei campioni

I risultati preliminari dello studio sui raccolti estivi 2020 di Alltech si basano su 176 campioni di orzo, grano, mais, insilato di mais, insilato di erba, fieno di erba medica, erba, piselli, avena, farina di girasole, triticale e soia. Questi campioni sono stati raccolti da allevamenti o siti di produzione di mangimi in tutta Europa (inclusi Russia, Spagna, Portogallo, Danimarca, Ungheria, Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia e Croazia) e offrono un quadro rappresentativo del rischio di contaminazione in tutti gli stati. Per garantire un campionamento accurato, è stato consigliato a tutti i conferitori di campioni di seguire i principi di un buon campionamento¹.

Il test sulle micotossine viene eseguito presso il laboratorio Alltech 37+® a Dunboyne, in Irlanda. Ogni singolo campione viene testato per rilevare oltre 54 micotossine che si trovano più frequentemente nei prodotti destinati all'alimentazione animale. Tutte le 54 micotossine vengono analizzate utilizzando il metodo di spettrometria di massa tandem (UPLC-MS/MS) in grado di rilevare contemporaneamente molteplici micotossine all’interno di diverse matrici biologiche. I risultati della contaminazione da micotossine, insieme alle informazioni sull'impatto delle micotossine sulla salute e le prestazioni degli animali, vengono utilizzati per eseguire una valutazione del rischio (REQ) da contaminazioni multiple di micotossine

Risultati preliminari

I livelli di contaminazione da micotossine identificati nei 176 test effettuati fino a oggi indicano un rischio complessivo di micotossine da moderato a più alto per le colture raccolte quest'anno. Il rischio finale di micotossine dipenderà in ultima analisi dalle specie animali e dai gruppi esposti a determinate concentrazioni e combinazioni di micotossine nella dieta finita.

Figura 1: Panoramica dei risultati chiave

I risultati al momento della pubblicazione mostrano che il 76% e il 74% di tutti i campioni erano contaminati rispettivamente da Fumonisine e Tricoteceni di tipo B. Una tendenza evidente negli ultimi anni è la crescente presenza di micotossine emergenti; dei 176 campioni analizzati finora, più del 73% conteneva questo gruppo, che comprende micotossine specifiche come Beauvericina, Moniliformina, Fomopsina A,Aalternariolo ed Enniatina A e B. Zearalenone (ZEN), una micotossina che può avere un impatto significativo sulla fertilità della maggior parte delle specie, è stata rilevata in quasi il 10% dei campioni. L'Aflatossina B1 (AfB1), un membro della specie Aspergillus e una tossina particolarmente dannosa, è stata rilevata in meno del 5% dei campioni che sono stati analizzati, una percentuale potenzialmente inferiore al previsto considerando le condizioni climatiche meno piovose del normale nella gran parte dell'Europa centrale e orientale quest'anno.

C'era una notevole differenza nei livelli di contaminazione da micotossine di grani grandi (mais) e piccoli grani (grano, orzo, avena). Il numero medio di micotossine rilevate nei campioni di mais era 7,6 mentre nei chicchi piccoli era 3,5. Questa varianza si riflette nel REQ e nel rischio di somministrare questi ingredienti a specie e gruppi di animali specifici. Ad esempio, nelle scrofe e nei suinetti, i campioni di mais di quest'anno rappresentano un rischio più elevato di micotossine rispetto ai cereali con granella più piccola quali avena, orzo.

Tabella 1: presenza di micotossine (%) in tutti i campioni raccolti durante un periodo di quattro mesi in Europa 

La sfida delle micotossine multiple 

Sottolineando la necessità per i produttori di considerare la multipla contaminazione da micotossine, i risultati indicano che sono state rilevate quattro micotossine, in media, in ciascun campione analizzato, con oltre il 94% dei campioni contenenti due o più micotossine. Il numero di micotossine presenti nei mangimi è fondamentale, poiché i mangimi che contengono più micotossine sono un rischio maggiore per le prestazioni e la salute rispetto ai mangimi che ne contengono solo una o due. Questo può essere il risultato di effetti additivi così come effetti sinergici tra le micotossine. Quasi tutti i campioni - il 99%, per la precisione - erano contaminati da almeno una micotossina

Impatto su specie e gruppi animali

I livelli medi di micotossine identificati sono inferiori ai livelli raccomandati dall'UE per ciascuna delle micotossine se valutati individualmente. Tuttavia, il livello di rischio per le specie produttive basato sulla quantità equivalente del rischio (REQ) di Alltech varia da moderato ad alto quando si considera la presenza di più micotossine. I produttori di suini dovrebbero essere consapevoli che il livello di rischio basato sulla REQ media per scrofe da riproduzione e suinetti è ritenuto elevato. Quando i livelli di contaminazione da micotossine vengono applicati in avicoltura, il rischio di micotossine per i riproduttori è moderato, mentre nei polli da carne è da basso a moderato. Nel settore ruminanti, i risultati dei campioni analizzati finora indicano un rischio da basso a moderato nelle vacche da latte.

"Nel complesso, i risultati attuali indicano un rischio di micotossine da moderato ad alto in tutta Europa quest'anno e i produttori devono rimanere consapevoli di come il rischio e l'impatto varieranno tra le diverse specie e gruppi di animali, con animali da riproduzione e giovani animali più sensibili", ha affermato Dr. Radka Borutova, responsabile del supporto tecnico europeo Alltech® Mycotoxin Management. "Sappiamo che alimentare con mangimi contaminati, anche ad un basso livello, ha dimostrato avere un impatto sulla salute e sulle prestazioni degli animali, quindi anche in scenari a basso rischio, i produttori non dovrebbero trascurare la necessità di proteggersi dalla minaccia delle micotossine".

Si consiglia sempre di prestare attenzione all’alimentazione animale, poiché i cereali utilizzati possono provenire da molte fonti diverse. I produttori devono misurare il rischio nelle proprie attività e utilizzare test sulle micotossine e programmi di gestione efficaci per garantire la minima minaccia possibile per la salute e le prestazioni dei loro animali.

Il rischio di micotossine per alcuni mangimi raccolti successivamente, come il mais e l'insilato di mais, deve ancora essere completamente identificato, i risultati completi del sondaggio sono previsti per la fine di novembre.

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References 

1. Whitaker T. B. (2006): Sampling Foods for Mycotoxins, Food Additives and Contaminants, 23:1, 50-61