Skip to main content

I fantastici quattro

Gruppo VallCarni di Luigi Vallino

Nella foto Luigi Vallino e la figlia Loredana Vallino

Yea-Sacc®, Optigen®, Mycosorb®A+ e Sel-Plex®: sono le quattro soluzioni Alltech® a cui Luigi Vallino, fondatore del Gruppo Vallcarni, non rinuncerebbe mai. E non lo dice certo a caso…

“Vallino, lei che cerca sempre il meglio: dovrebbe provare il lievito della Alltech”. Succedeva 18 anni fa e a proporlo era un veterinario formulista che conosceva bene, evidentemente, sia il lievito Alltech che Luigi Vallino, allevatore di bovini da carne di Marene, in provincia di Cuneo, fondatore e titolare del Gruppo Vallcarni. Come andò? Iniziò una collaborazione con Alltech che anno dopo anno si è consolidata, diventando anche stima, fiducia, affetto. Al lievito si sono aggiunti altri prodotti Alltech e il Gruppo Vallcarni è diventato una realtà sempre più importante per numeri e un punto di riferimento riconosciuto per qualità delle carni.

 

Seimila bovini all’ingrasso, 18 allevamenti, una filiera di eccellenza

Anche adesso che il Gruppo da lui creato ha oltre seimila animali all’ingrasso (piemontesi e garonnesi soprattutto) distribuiti in 18 stalle, un mangimificio, un reparto di lavorazione carni, uno stuolo sterminato di certificazioni (tra cui quella ambientale, per il benessere animale, no antibiotici e cortisonici) di cui si occupa la figlia Loredana, che ha un ruolo fondamentale nella vita dell'azienda, anticipando sempre ciò che diventerà la regola poi, premi e riconoscimenti per la qualità e il sapore delle carni, ebbene, anche ora che può vedere realizzato quel disegno che già vedeva chiaramente quando a 13 anni acquistava il suo primo animale, Luigi Vallino non smette di lavorare per migliorare ulteriormente qualcosa che, obiettivamente, è già molto prossimo alla perfezione. Lo è per il livello genetico dei capi allevati, per il benessere animale presente, per l’organizzazione della filiera che va dall'acquisto degli animali alla lavorazione delle carni e al packaging. E lo è anche per quel che riguarda l’alimentazione adottata nelle varie stalle. Su questo aspetto l’integrazione ha sempre avuto un peso importante e Luigi Vallino non ha mai smesso di cercare per trovare il meglio.

 

“Quando trovi un’azienda seria non la lasci”

Come racconta, scegliere un’azienda seria non è difficile. Anzi, è facile. Semmai difficile è trovarla. E con Alltech garantisce di averla trovata. Tutto iniziò con il lievito, come si diceva. Un prodotto che da allora non è mai mancato nella razione dei suoi animali e ha sbaragliato sul campo ogni prova comparativa con prodotti simili proposti da questo o quel concorrente, perché Luigi Vallino è uomo che prova sul campo la veridicità di ciò che gli viene raccontato. Al lievito si è aggiunto Optigen, quindi Mycosorb A+ e infine Sel-Plex. I “Fantastici Quattro” di Alltech per associare perfomance, sanità e qualità delle carni.

Conferma Luigi Vallino: del lievito già si è detto. Di Optigen e del suo graduale e controllato apporto di azoto non proteico a livello ruminale dice, semplicemente, che un allevamento di bovini non dovrebbe mai rinunciarvi. Quanto a Mycosorb A+ e alla sua capacità di catturare le micotossine, la sua efficacia è pari solo alla geniale intuizione di chi ha capito che certe pareti cellulari di lievito potevano essere delle formidabili trappole per micotossine. Infine il selenio organico: per chi, come Luigi Vallino, è un punto di paragone per carni succulente, gustose, morbide, chiare, è un prodotto fondamentale. E con Sel-Plex ha trovato un prodotto che – sottolinea – non ha eguali.

Ah, ma il prezzo, il prezzo…

Certo, il prezzo, qualcuno potrebbe obiettare. “Il prezzo - risponde Luigi Vallino - è troppo alto solo per il prodotto che non dà benefici. Altrimenti la discussione va spostata altrove: sui risultati di un prodotto, sui miglioramenti che consente, sul valore che assicura in termini di performance e qualità. E quando parliamo di prodotti Alltech la mia esperienza è stata, anno dopo anno, quella di crescita e di soddisfazione continua. Devo molto ad Alltech e ai suoi tecnici, con cui ho condiviso un lungo cammino e insieme ai quali sono cresciuto e ho imparato tanto, condividendo fiducia ed esperienze”. Attenzione, sono parole che pesano, perché dette da un uomo che non regala complimenti a caso, che pesa e analizza tutto, che si è guadagnato il nomignolo affettuoso di “Cronotoro” perché in stalla misura, osserva, cronometra tutto quanto, con pignoleria, con tenacia, per capire, valutare, migliorare. Che non si è mai affidato alle impressioni, ma a ciò che vedeva e vede. Vale un piccolo aneddoto, che racconta divertito: “A chi mi propone dei prodotti  alternativi a quelli che utilizzo dico semplicemente: non perdiamo tempo in chiacchiere. Fatemi vedere i vostri animali e se sono più belli dei miei accetterò di buon grado”. Ebbene? “Ebbene, quando vado nelle loro stalle non solo vedo animali meno belli dei miei, ma finisco per dare io dei consigli a loro”.

Nessuno vince una Mostra se partecipa Luigi Vallino

Di  consigli Luigi Vallino potrebbe darne – ma li tiene per sé – anche a chi vuole vincere qualche Mostra zootecnica, visto che da decenni fa razzia di premi e piazzamenti sulle principali piazze: Carrù, Nizza Monferrato, Moncalvo. I suoi buoi grassi, i suoi vitelli, sono una sentenza per gli altri partecipanti da talmente tanti anni che il gusto della competizione l’hanno perso in tanti, tranne lui, che di trofei non è mai sazio. Con un dettaglio interessante, che ci riporta alla armonicità e alla correttezza della alimentazione che adotta in allevamento. I suoi animali, anche arrivati a pesi ormai estremamente elevati, continuano a crescere, come se non volessero mai smettere. Ci sono soggetti di oltre 1430 kg che, dopo avere (ovviamente) vinto qualche Mostra, tornano in allevamento e ancora mettono su trenta, quaranta, cinquanta kg. Non è cosa comune, ma del resto di Luigi Vallino ce ne è uno solo, e la sua grandezza non è solo nei numeri dei suoi allevamenti: ha trovato tempo e risorse per creare anche una struttura di cura per ragazzi disabili, nell’astigiano. È fatto così. Lo sapeva già, da quando aveva 13 anni e comprava il suo primo animale.

Loading...